Abbiamo bisogno di educarci al bene!

Sono 10 anni, da quando insegno in un Istituto Professionale, che aderisco al gesto con una classe per  tutta la mattinata.
Ieri, la 5B. È la loro 4 ed ultima Colletta fatta insieme e la mattina di sabato prossimo andremo col pullman della scuola al magazzino del Banco per la distribuzione e per caricare i cartoni sui mezzi degli enti assistiti.
È sufficiente dire che si può fare tutto pur di saltare una mattinata di lezioni? (era la domanda che mi avevano fatto in seconda dopo la loro prima Colletta e poi distribuzione).
Guardandoli, ieri, direi proprio di no. 
La decisione con cui offrivano il volantino e la busta;  l'educazione e gentilezza che avevano nel ringraziare anche chi non accettava (e voi non avete neanche la più pallida idea del loro comportamento e linguaggio abituale che arriva a volte alla bestemmia come intercalare imparato anche in casa); la capacità organizzativa, tipica di alcuni che da anni lavorano nell'azienda agricola di famiglia, che trascinava gli altri nel rendere efficace ed ordinato tutto il lavoro di inscatolamento e registrazione. Hanno gestito uno dei 2 più grandi supermercati di Fidenza, da soli, per tutta la mattinata tanto che il capo-equipe non ha avuto alcun problema ad assentarsi per una urgenza personale.
L’alunna DA, bravissima ma molto semplice che tra l'altro ha portato un busto ingombrante fino allo scorso anno, si è data da fare in modo incredibile: raccolta delle borsine piene di spesa e ripristino del banchetto coi prodotti consigliati e servizio fotografico( il primo anno era stata seduta su una sedia tutta la mattina)
Erano uno spettacolo di unità e accoglienza fra di loro anche nel decidere i turni pausa(l'intervallo + merenda sono sacri).
La collega di sostegno, obbligata ad accompagnarmi, gentile ma rassegnata per questa uscita  che le era capitata addosso, si è subito stupita x il clima che si respirava fin dal momento della partenza. Dal caffè e cappuccio offerti 15 prima che il capo-equipe leggesse le 10 righe della Colletta in un impensabile silenzio, allo spettacolo del loro impegno. In breve ha indossato anche lei il pettorale e si è messa a distribuire volantini sempre più sorridente. Mi ha detto che non aveva mai fatto niente di simile.
Un vecchietto, impacciato nella scelta dei prodotti, ha voluto dare assolutamente 10 euro ad uno dei miei ragazzi che subito ha fatto spesa. Torna il vecchietto (forse gli era venuto qualche dubbio) e Luca gli dà lo scontrino di 17 euro:" intanto che c'ero ci ho aggiunto anch'io dell'olio". Il vecchietto sorride e gli dà 2 pacche sulle spalle.
Tre alunni si sono fermati oltre l'orario x aspettare il completamento del cambio e uno (non ha mai fatto la mia materia-religione) è rimasto anche quando sono andata a casa io, fino alle 16.30.
Questo gesto in questi anni mi ha aiutato a conoscere ed avere un buon rapporto anche con i ragazzi che non fanno religione.
Lunedì, a lezione, per prepararci avevo riportato la testimonianza di un amico:" che cosa c'entrano i fatti di Parigi con la Colletta?" " Il male siamo capaci di farlo anche noi, abbiamo bisogno di educarci al bene! "
Questo gesto, così semplice ma ripetuto insieme x 4 anni, è diventato x loro veramente un momento di educazione della loro persona e una provocazione a guardare l'altro, che incontrano proponendo il volantino, con una positività libera dal risultato o dal proprio schema in un clima che li circonda sempre più cinico e dove non esiste nulla di gratuito.  Ciao

Paola, Parma